Oggi, 24 novembre 2017, non è un venerdì come tanti altri: in questa fatidica giornata si festeggia il Black Friday, il cosiddetto venerdì nero, che tradizionalmente dà inizio alla stagione dello shopping natalizio.
In occasione di quest’evento negli Stati Uniti, come in tanti altri Paesi industrializzati, quali la Francia, la Germania e il Regno Unito, centinaia, se non addirittura migliaia di persone, prenderanno d’assolto i centri commerciali, le boutique, ma anche i piccoli negozi indipendenti che animano le strade delle città per accaparrarsi le promozioni migliori, spaziando dall’abbigliamento al beauty e dalla tecnologia ai viaggi.
La storia recente narra che, in occasione di quest’evento, ci siano state persone che, in passato, hanno trascorso l’intera notte al gelo, fuori dal negozio dei loro sogni, in attese che quest’ultimo aprisse le porte l’indomani, pur di assicurarsi l’oggetto oppure il vestito tanto desiderato.
Anche a Bologna alcune firme della moda e grandi marchi internazionali hanno deciso di aderire al Black Friday. Si tratta di una nuova tendenza, piuttosto acerba, che strizza l’occhio ai cugini d’oltreoceano ma che, come l’Halloween, dalle nostre parti, fatica ad attecchire. Probabilmente, il motivo è da ricercare nel nostro contesto storico-sociale che tende a prediligere le tradizioni e il rapporto di fiducia che spesso lega i commercianti al popolo dello shopping, rendendoli a volte anche amici.
Per fortuna, i mali moderni, primi fra tutti lo stress e la frustrazione, non hanno minato la voglia di fare delle piccole realtà locali, dedite spesso al lavoro manuale. Tuttora, infatti, a Bologna, fra piazzetta Marco Biagi e via Valdonica, tra i vicoli dell’ex ghetto ebraico, ma anche in altri spazi cittadini, troviamo le storiche botteghe artigiane pronte a ricevere ogni giorno potenziali clienti o semplici curiosi a cui, con piacere, svelano antiche tecniche di lavorazione.
L’intento di Like Locals in Italy, e quindi il nostro intento, è proprio quello di raccogliere tutti i segreti dei commercianti che lavorano quotidianamente nelle botteghe artigiane e nelle piccole realtà indipendenti locali per renderli patrimonio accessibile sia da parte degli italiani che degli stranieri che vorranno immergersi con noi tra le bellezze della città, magari prendendo parte ad uno dei percorsi messi a disposizione dall’associazione.
A ciascuno la propria scelta! Noi, da parte nostra, speriamo che si possa parlare degli effetti positivi del Black Friday sull’economia mondiale anche di lunedì o, magari, di martedì oppure di mercoledì ma, soprattutto, ci auguriamo che nelle persone prevalgano sempre le scelte responsabili sulle mode.
Ernestina Summa